All'interno della mia esperienza come psicoterapeuta ho potuto comprendere che la relazione con il paziente, empatica ed accogliente ma anche il dialogo attento e profondo con l'altro, sono alla base del lavoro di cura. Il mio approccio sistemico-relazionale orienta il mio sguardo verso la complessità dei rapporti del paziente con la sua famiglia e con il mondo, non basandosi solo sul suo dolore e sulle sue capacità ma anche sulla problematicità, sulla ricchezza e sulla risorsa del suo mondo relazionale. "A me piace vedere la psicoterapia come un percorso personale orientato alla comprensione, alla realizzazione e all’espressione della propria umanità. Ci vuole tutta una vita per diventare un essere umano".
Ultimamente, mi sto occupando anche molto di adolescenti poiché in seguito al Covid è cresciuta una richiesta di attenzione ed ascolto verso i ragazzi, che appaiono a volte duri nel comportamento ma al contempo fragili e delicati, portatori di una profonda sofferenza. "Fragili come cristalli, gli adolescenti racchiudono in sé stessi tutti i colori. Occorre soltanto che un raggio di luce li attraversi nel modo giusto affinché possano sprigionare l’intero arcobaleno".
Un altro ambito di intervento del mio lavoro riguarda la genitorialità ed il conflitto di coppia genitoriale. Il master in mediazione familiare e scolastica mi ha dato più strumenti di intervento nei casi di separazione conflittuale e gestione delle problematiche familiari, con l'obiettivo di garantire una piena genitorialità ad entrambe le figure di riferimento e di aiutare le famiglie nel superamento della crisi e nell'elaborazione della sofferenza. Il conflitto genitoriale, infatti, spesso crea importante dolore emotivo e può alimentare aspetti traumatici nei figli. "La genitorialità è genialità e originalità perché così è la vita; è risorsa e diritto dei figli l'avere la presenza di entrambe le figure genitoriali"